Contro la posizione dell’Esecutivo cantonale e di un’ampia maggioranza nel Legislativo a Palazzo delle Orsoline, il Ticino dei tartassati dalle assicurazioni malattia si è espresso oggi a favore delle iniziative giunte l’una dalle sponde leghiste (deducibilità fiscale integrale dei premi di Cassa malati) e l’altra dalle sponde socialiste (ancoraggio dei premi di Cassa malati ad un limite percentuale sul reddito disponibile per unità di riferimento, nello specifico vietandosi il superamento della quota del 10 per cento); nel primo caso, sostegno in misura di oltre il 60 per cento; nel secondo, approvazione al 57 per cento circa. Palese preoccupazione, in seno al Governo (addirittura senza preavviso la conferenza-stampa indetta, presenti tre membri su cinque ma solo perché due di loro erano impegnati nelle rispettive sedi dei Comitati di iniziativa), circa le ripercussioni finanziarie che si abbatteranno sui conti del Cantone: in forza dell’iniziativa socialista, le maggiori uscite si situerebbero attorno ai 300 milioni di franchi l’anno; sulla scorta del “sì” all’iniziativa leghista, invece, il problema si manifesterebbe in minori entrate per 99 milioni di franchi, di cui cinque noni sul conto del Cantone e quattro noni sul conto dei Comuni.