Secco, come da tempo non si vedeva su temi legati al traffico ed alla cosiddetta “mobilità dolce”, il “no” espresso dai luganesi all’incremento delle aree cittadine con limiti di velocità particolarmente restrittivi: il maggior numero di “zone 30” ipotizzato e l’introduzione di “zone 20” in vari punti è stato crivellato alle urne nella proporzione di due terzi contro un terzo, e meglio al 66.29 per cento (11’679 schede) i contrari ed al 33.71 per cento (5’938 schede) i favorevoli. Alla consultazione referendaria, che costituisce un indubbio successo per la Lega dei Ticinesi (il progetto, per quel che è noto, non godeva di sostegno nemmeno tra i municipali), hanno preso parte 17’805 cittadini, equivalenti al 52.10 per cento del corpo elettorale (34’216 iscritti in catalogo); ininfluente il peso delle schede bianche (92) e delle schede nulle (96).