Sotto il peso di un fallimento da pesanti cifre rosse – a ratificarlo è stata la pubblicazione sul “Foglio ufficiale”, in evidenza di quanto deciso in sede pretorile una settimana fa – si è chiusa oggi in modo inglorioso l’avventura della “Scuola Rudolf Steiner” di Origlio, presenza storica sul territorio cantonale dal 1977 e, dopo vari trasferimenti (Lugano zona via Montarina, Lugano complesso “Hôtel Adler”, Bioggio ex-capannone industriale), giunta all’unità immobiliare ed alle pertinenze di “Villa Bircher” nel 1992. La crisi economica per sovraindebitamento – da cui l’istanza di autofallimento inoltrata giovedì 17 luglio – si era profilata in primavera, a lezioni dunque in corso, causando sconcerto fra molti dei genitori e costringendo i membri del Comitato di gestione a cercare soluzioni di vario genere; un guazzabuglio in cui si sono succedute voci su prestiti, donazioni, pagamenti e termini per il rientro alla normalità finanziaria. Il destino della struttura di via Ai Magi 4, la cui proprietà è in capo ad una fondazione, è ancora incerto: poche le notizie attendibili, in particolare, circa il possibile e prossimo inserimento di un altro istituto, anch’esso operante secondo la metodologia “Waldorf”.