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Calcio / Vittoria per il gusto di vincere, Lugano fuori dalla ConferenceLeague

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Non quel Moloch che era sembrato appena una settimana fa, e nemmeno imbattibile, dunque, il Celje: e difatti il Lugano, stasera all’ultima apparizione nel calcio europeo per il 2025-2026, in Slovenia ha vinto, un 4-2 che purtroppo non colma – per quello sarebbe servito un trino di sostegno tra Nettuno in Ariete (che è il segno zodiacale di Mattia Croci-Torti allenatore) e Marte in Cancro – lo 0-5 subito a Cornaredo in una giornata da buio mentale prima che agonistico. Con il che trova conferma quanto dato per ovvio alla vigilia del confronto: bianconeri eliminati dalla ConferenceLeague così come erano stati messi fuori dall’EuropaLeague, avversario là quel Cluj la cui corsa nel torneo si è ad ogni modo arrestata per mano del Braga (1-2 all’andata in casa, 0-2 oggi in landa lusitana). Ma i segni di un recupero, quelli intuiti in occasione del 3-1 di domenica in massima serie elvetica contro il Basilea, si sono manifestati di nuovo: sotto per 1-2 a 23 minuti dal fischio finale (13.o, Anto Grgic su rigore, 1-0; 22.o, Franko Kovacevic, 1-1; 67.o, Mario Kvesic, 1-2 per l’appunto), la squadra – peraltro a ranghi rimescolati, e con spazio anche ai prospetti – ha reagito compatta, sùbito riagganciando il pari (69.o, Antonios Papadopoulos) e dilagando grazie a Renato Steffen (81.o) e ad Ezgjan Alioski (85.o, su rigore). Troppo tardi per inventare un colpo storico; ma, come tutti sanno, il doppio confronto era stato perso ben prima.