Da perimente e subitanea legnata provvisoriamente salvatosi or è una settimana, ché ad Aarau il confronto fu sospeso a cagione del fondo resosi pantano e fors’anche luogo di risorgive quando gli ospiti s’erano fitti in mente di buscar el levante por el poniente ma l’unico loro buscar era nel punteggio avverso (1-3 al minuto 65), il Bellinzona eupallatico ed acefalicamente anarchico fece oggi in modo di mostrare che il peggio deve ancora venire ma che una sua prima rappresentazione a canovaccio, ecco, s’articola nel disarticolarsi della squadra dinanzi allo Xamax che stratosferico per ora non è, tra l’altro proponendosi in trasferta con modulo agli antipodi della temerarietà. Eppure, come potranno confermare i circa 800 affluiti al “Comunale” per guastarsi il fegato più di quanto l’abbia loro rovinato ieri la consigliera federale calata in Ticino con il suo carico di vaniloquenza, i neocastellani nulla hanno rubato nel rifilare cinque pere ai granata, di bel nuovo illusisi in avvio (minuto 6, a bersaglio un destro di Willy Vogt su assist di Fabio Lymann che ci aveva provato con minor successo una manciata di secondi prima) e poi lentamente, puntualmente, inesorabilmente colati a picco (32.o, Fabio Saiz; 46.o, Léo Seydoux; 58.o, Shkelqim Demasaj; 69.o, Noah Streit; 79.o, Shkelqim Demasaj).
1-5 sul tabellone, alla fine, con effettivi cinque tiri di fonte Xamax, il che costituisce primato almeno eguagliato per la categoria, in presenza di sostanziale equilibrio nel possesso-palla e di altre statistiche magari deficitarie, ecco, ma non disastrose. Vero è che, goal a parte, una sola altra palla buona hanno avuto gli uomini mandati in campo da Manuel Benavente (a beneficio di quanti siano appena tornati dalle ferie e non abbiano seguito con puntualità le vicende societarie: sì, a marzo Manuel Benavente fu silurato ed arrivò il salvifico Beppe Sannino, poi non confermato a beneficio di Xavi Andrés Ibarra, risultato però privo dei titoli per guidare la squadra dalla panca, e dunque riecco Manuel Benavente nocchiero dallo scoglio facile, dicono le evidenze). Vero è inoltre che dalla società non è giunto uno straccio di commento (a beneficio di quanti siano appena et cetera et cetera: non c’è più un presidente, essendosi Brenno Martignoni Polti chiamato fuori qualche giorno fa e con espressioni che gli rendono onore per misura e sostanza). Vero è infine che, per tutto quanto non visto sul campo, interrogarsi è un dovere, dubitare è un diritto. Tradotto: boh da una parte, dove non c’è difesa, e boh dall’altra, dove non c’è più nemmeno il difensore d’ufficio.
I risultati – Wil-Aarau 1-3 (oggi); StadeNyonnais-RapperswilJona 1-0 (oggi); Bellinzona-NeuchâtelXamaxSerrières 1-5 (oggi); Yverdon-StadeLosannaOuchy (domani); EtoileCarouge-Vaduz (domani).
La classifica – NeuchâtelXamaxSerrières, StadeNyonnais 4 punti; Aarau, Vaduz, RapperswilJona 3; StadeLosannaOuchy, Wil 1; Yverdon, EtoileCarouge, Bellinzona 0 (Aarau, Vaduz, StadeLosannaOuchy, Yverdon, EtoileCarouge, Bellinzona una partita in meno).