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Filo di nota / “Federales” primagostani, noi trattati come i figli della serva

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Karin Keller-Sutter, da presidente in carica, in affaccio dei cinque ettari di terra al Rütli in quel di Seelisberg (Canton Uri); e d’accordo. Albert Rösti addirittura in sei tappe, due la vigilia tra Giura e Lucerna e quattro tra Vallese, Friborgo, Neuchâtel e Basilea-campagna: impegnatissimo. In osservazione a volo d’uccello, quello dei consiglieri federali sarà un Primo agosto da trasferte martellanti; presidiati più di tutti gli altri saranno il Canton San Gallo (Martin Pfister a Lütisburg ed a Rimensberg, Elisabeth Baume-Schneider a Rorschach) ed il Canton Friborgo (Albert Rösti a Pierrafortscha, su cui converranno più funzionari che abitanti; Elisabeth Baume-Schneider a Delley-Portalban frazione Delley; Martin Pfister a Friborgo). E la Svizzera di lingua italiana, vogliamo dare qualcosa alla Svizzera di lingua italiana che è per suo meritevole di quel minimo di attenzione dopo le sciagure dell’estate d’un anno fa ed ancora lacerata in ValleMaggia e nelle sue convalli così come in Mesolcina? Manco per nulla, tout casse, tout passe, tout lasse. Oh, quale atto grazioso, amici “federales”: un passaggino-ino-ino di Elisabeth Baume-Schneider la sera del Natale della Patria, alle ore 21.30, in quel di Tresa, dove in ragione della compresenza d’una frontiera dovremo magari sorbirci qualche pistolotto proeuropeista. Ignazio Cassis, di suo, andrà solo a Gersau nel Canton Svitto. Grazie davvero, a tutti, per la non-attenzione.