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Hockey / Mondiali Divisione 1a, l’Italia dei “ticinesi” promossa nell’Olimpo

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Sabato di festa per tre agonisti di passaporto tricolore e nella scorsa stagione militanti in compagini ticinesi: in un’ultima giornata costellata dalle sorprese, Davide Fadani 24enne portiere da Milano, Diego Kostner non ancora 33enne attaccante da Bressanone (Bolzano) e Marco Zanetti 23enne attaccante da Varese – a loro è da aggiungersi Luca Zanatta, quasi 34enne attaccante italosvizzero con filiera giovanile al Lugano ed attività professonistica svolta anche tra Martigny, ServetteGinevra, Olten e Basilea – hanno centrato con l’Italia il massimo obiettivo ai Mondiali di hockey Divisione 1 gruppo A, conquistando “in extremis” la promozione nell’“élite” assoluta dell’arte discatoria, in una parola quelli che dovremmo incominciare a definire come “Supermondiali”. A Sfantu Georghe, città di 50’000 abitanti circa in Romania, 210 chilometri a nord della capitale Bucarest, la Nazionale azzurra si è infatti classificata seconda in un contesto qualitativamente interessante considerandosi soprattutto la presenza di Gran Bretagna (emergente), Giappone, Ucraina e Polonia, con la Romania padrona di casa destinata sin dall’inizio ad un ruolo da comprimaria e non a caso retrocessa in Divisione 1 gruppo B: vittoria all’esordio sul Giappone (4-1), poi sconfitta ai rigori con l’Ucraina (2-3), successo sulla Polonia (4-1) e pesante kappaò con la Gran Bretagna (1-5); tutto da decidersi all’ultima giornata, cioè oggi, una sola combinazione utile possibile cioè i tre punti contro la Romania ormai condannata e l’improbabile vittoria – tra l’altro, entro i 60 minuti regolamentari – del Giappone sull’Ucraina che si trovava a quota nove punti contro i sette degli italiani. E colpo gobbo è stato: al comodo 7-1 per gli “azzurri” sui rumeni (Davide Fadani quasi impeccabile con 15 parate su 16 tiri; ultima rete dal bastone di Marco Zanetti al 44.46) si è aggiunto infatti il 3-2 del Giappone sull’Ucraina; rivoluzione dunque in classifica, dove alle spalle della Gran Bretagna (12 punti) si è appunto infilata l’Italia (10) a danno dell’Ucraina (nove); di rincalzo Giappone (sette), Polonia (sei) e Romania (uno).