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Calcio Dna / Lugano travolgente e spietato: quaterna allo Zurigo

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Il calcio di Divisione nazionale A ha un nuovo re, e dal Ticino: finisse stasera la stagione 2019-2020, che per contro si inaugurò soltanto ieri e giunse oggi a compimento della prima di 36 giornate, al Lugano spetterebbe il titolo che sulle rive del Ceresio manca dalla stagione 1948-1949. Da “exploit” l’esordio della compagine che Fabio Celestini, tecnico dei bianconeri, ha definito essere “la più forte mai allenata”: 4-0 a Zurigo sullo Zurigo, pieno controllo della situazione in possesso-palla al 46 per cento, sette conclusioni contro tre nello specchio della porta avversaria, e sette meno tre fa per l’appunto quattro come i palloni raccolti dal frastornato capitano Yanick Brecher in fondo al sacco, davanti tra l’altro a 9’430 spettatori che, a casa, staranno raccontando di essersi pentiti d’aver sprecato una domenica pomeriggio come questa.

Alla cronaca: 30.o, Mijat Maric su rigore, 1-0; 39.o, Marco Calogero Aratore, 2-0; 44.o, Francisco Rodriguez, 3-0, già qui argomento chiuso; su assist di Mattia Bottani, al 79.o, il “poker” servito da Bàlint Vécsei, subentrato proprio a Francisco Rodriguez dopo 10 minuti della ripresa. E lo Zurigo? Lo Zurigo, per la franchezza che si impone, è ancora sballato, ha meccanismi interessanti ma non funzionali ed ancor meno funzionanti, tira tanto (quattro conclusioni nei primi 10 minuti, 10 in tutto considerandosi quelle a distanza non malvagia dalla porta) ma ci prende pochissimo, e si pensi per dire agli 11 calci d’angolo rimasti senza frutto. Oh, succede, ma è meglio che succeda agli altri.

I risultati – Sion-Basilea 1-4 (ieri); San Gallo-Lucerna 0-2 (ieri); Thun-NeuchâtelXamaxSerrières 2-2 (ieri); Youngboys-Servette 1-1 (oggi); Zurigo-Lugano 0-4 (oggi).