Avevano con sé un più che discreto bottino da refurtiva, presumibilmente dopo una o più effrazioni messe a segno su suolo ticinese, i tre delinquenti sudamericani fermati ed arrestati stamane ad Appiano Gentile (Como) dopo fuga, a bordo di una “Nissan Qashqai”, per una quindicina di chilometri in direzione sud dal valico di Novazzano frazione Brusata su Bizzarone (Como): qui, temendo probabilmente di incappare in un controllo da parte delle autorità italiane di frontiera, alla prima vista degli operatori della Guardia di finanza il conducente dell’auto ha scelto di accelerare, di fatto “bruciando” il valico e dopo di ciò cercando di far perdere le tracce. All’inseguimento della vettura si è lanciata una pattuglia dell’Arma dei Carabinieri, operante in coordinamento con la centrale ed agente con l’appoggio di altre unità; giunta per l’appunto in territorio comunale di Appiano Gentile avendo percorso a forte velocità un lungo tratto della Strada provinciale numero 23 “Lomazzo-Bizzarone”, l’auto dei sudamericani si è stampata contro il tronco di un albero, a quanto sembra dopo collisione con altra vettura.
Il terzetto, risultato essere composto da soggetti di età fra i 20 ed i 30 anni, è stato bloccato dopo vano tentativo di esfiltrazione a piedi; nel veicolo sono stati poi trovati attrezzi da scasso, gioielli ed altri pezzi di valore. Immediato l’arresto: tra gli addebiti figurano la ricettazione e la resistenza a pubblico ufficiale. La merce è stata sequestrata e messa a disposizione per il riconoscimento da parte dei proprietari. In immagine, la refurtiva.