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Football americano / Lugano Rebels, scelta fatta: giocheranno in Italia

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C’erano una volta i Seagulls Lugano, identità sorella dei Rams Milano da tempo già in lizza fra le prime squadre d’Italia avendo cofondato la Lega Aifa con Frogs Gallarate poi Busto Arsizio poi Legnano, Rhinos Milano, Aquile Ferrara e Giaguari Torino; promotore fu Max Monti, che divenne anche primo presidente della nascente “Swiss football league”, ora Safv. Non si può fare a meno di questo riferimento storico (parliamo di 42 anni addietro; i Seagulls vissero e prosperarono sino al 1994) nel momento in cui, a distanza di due generazioni o poco meno, la Lugano del football americano si appresta a tornare a tutti gli effetti nei ranghi di un campionato di Tricoloria, marchio Lugano Rebels cioè dell’unica realtà ticinese da ormai 10 anni a questa parte: delle scorse ore l’innesto ufficiale nel torneo Cif9, livello Terza divisione con modalità a nove giocatori anziché ad 11 come nella pratica “ordinaria” dello sferoide prolato. Non un “novum” assoluto, come fatto intendere: i Seagulls, ai tempi in cui il football americano era solo “in nuce” sul territorio svizzero, militarono infatti nella cadetteria italiana, stagione 1984, presentandosi da perfetti Carneadi rispetto a squadre che rappresentavano bacini di tesserati assai più ampi e con un’osmosi massiccia da altre società, eppure difendendosi benissimo con un “record” finale di quattro vinte, una pareggiata e cinque perse in un girone Nord che fu dominato dagli confinitimi Skorpions Varese. Un anno e mezzo dopo quell’esperienza, a confronto con i vari Maddogs Milano, Steel Tigers Cremona, Seahawks Bellusco, Vikings Bollate e per l’appunto Skorpions Varese, i Seagulls Lugano nel frattempo passati alla neonata Federazione elvetica si imposero per 9-6 sugli Zurigo Renegades nello “SwissBowl”, prima finale nazionale per il titolo.

Del passaggio dei Lugano Rebels dalla Lega nazionale C svizzera al Cif9 d’oltrefrontiera, torneo quest’ultimo che in termini organizzativi fa capo alla Fidaf (“Federazione italiana di american football”), tra gli appassionati girava voce da qualche settimana, ipotizzandosi quattro o cinque gironi con geometrie variabili secondo il numero delle società iscritte; qualche perplessità era circolata a proposito delle modalità di tesseramento, dovendosi cioè stabilire l’equiparazione “tout court” dei giocatori svizzeri a quelli italiani. L’ufficialità è stata sancita in un incontro organizzato a Milano in vista del lancio della stagione 2025, da una parte la delegazione dei Rebels (Elio Richina presidente ed Ivano Terzaghi direttore sportivo) e dall’altra i rappresentanti Fidaf, primario referente Fabio Tortosa che è membro del Consiglio direttivo (“Consiglio federale” nella formula statutaria); in ultimo, 21 le squadre che si metteranno in lizza per raggiungere il “NineBowl”, dunque un raggruppamento da cinque compagini e quattro da quattro, per la composizione dei gironi servirà ancora qualche giorno e non tutto sarà facile per via della necessità di inserimento di una squadra isolana (i Crusaders Cagliari), con i conseguenti obblighi legati alla lunghezza ed alla durata delle trasferte. I Rebels Lugano rimarranno ovviamente sotto “giurisdizione” sportiva svizzera per quanto riguarda le squadre di flag football, disciplina senza contatto fisico.