(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.59) Cose che solo nell’odierno clima borsistico – laddove cioè un “sentiment” riesce a prevalere sulla logica, per esempio – possono accadere: in giornata dalle notizie positive ben prevalenti su quelle negative, e fa specie in particolare l’annuncio di un clamoroso incremento dei posti di lavoro negli Usa (224’000 contro una stima fra i 150’000 ed i 160’000 da parte dei principali analisti), gli indici delle piazze finanziarie principali al di qua ed al di là dell’Atlantico si sono infilati lungo la china, annullando benefici conseguiti nelle ultime due-tre sedute. Nulla di drammatico, se si pensa che si era generata una certa qual aspettativa su interventi dei vertici della “Federal reserve” statunitense in materia di riduzione dei tassi; episodio tuttavia spiacevole in periodo di “rally”. Evidenze sul fronte europeo: a Zurigo, “Swiss market index” rifluito sotto la soglia psicologica dei 10’000 punti a quota 9’980.22 (meno 0.86 per cento), con i soli finanziari sopra la linea (“Credit Suisse group Ag”, più 0.98; “Ubs group Ag”, più 0.38) ed almeno a riguadagnare entrambi il controvalore di 12 franchi per azione; pesanti soprattutto “Abb limited” e “Adecco Sa” (meno 3.26 e meno 4.26 per cento rispettivamente); Dax-30 a Francoforte, meno 0.49; Ftse-Mib a Milano, meno 0.61; Ftse-100 a Londra, meno 0.66. Flessioni anche a New York: Nasdaq, meno 0.38; “Dow Jones”, meno 0.21; S&P-500, meno 0.36. Stabile a 111.3 centesimi di franco il cambio per un euro.