A tavolino, diciamolo, il Bellinzona è come quel tipo su cui ogni giorno un certo uccello riversa gran quota della sua produzione di scarto: tre punti furono tolti alla squadra, in avvio della stagione pedatoria cadetta 2024-2025, per un errore nella compilazione della lista-presenze al momento di giocare con il Wil (sconfitto sul campo, vittorioso a tavolino) ed altri tre punti sono stati tolti alla squadra giusto oggi, causa decisione uscita dalla Commissione disciplinare della Lega. Motivo? Una violazione del dovere di informazione circa l’avvenuto pagamento degli oneri sociali riguardanti uno specifico mese dell’anno, cioè settembre 2024; la comunicazione (con la comprova) sarebbe giunta fuori tempo massimo, ovvero la fine di ottobre, o non sarebbe giunta del tutto, sicché il Bellinzona calcio risulta inadempiente ai sensi del regolamento. Vero, non vero? Vero a metà: un ritardo nella trasmissione del formulario ci sarebbe stato, ma i pagamenti sono stati effettuati nei termini stabiliti e dunque il problema non dovrebbe nemmeno sussistere. Non così per i burocratini che si arroccano sulle righe e sulle colonne, addirittura con un’avocazione a sé di competenze in materia di vigilanza sulla parte scritturale e con toni apocalittici ed apodittici, giacché fra i “compiti primari delle società al fine di garantire uno svolgimento regolare e corretto del campionato” sussisterebbe l’“obbligo di fornire le attestazioni richieste” circa salari ed oneri sociali. E niente discussioni: a sgarro di un minuto, penalizzazione nei risultati sportivi.
Dalla società granata, al momento, nessuna risposta ufficiale anche se il presidente Brenno Martignoni Polti starebbe già raccogliendo i documenti a comprova non solo della correttezza nel rapporto con i tesserati (per l’appunto, con attinenza al versamento degli stipendi e degli oneri sociali), in modo da poter presentare un “pamphlet” organico e strutturato – destinatario il Tribunale dei ricorsi della Swiss football league – contro la decisione. I tempi sono purtroppo strastretti: cinque giorni in tutto.