Tutto potevano immaginare, gli organizzatori della truffa, fuorché il dover apprendere che dal sequestro del loro carico avrebbero tratto beneficio gli enti di interesse e di servizio pubblico. Così è avvenuto invece, in quel di Busto Arsizio (Varese), sull’esito di un intervento di uomini della Guardia di finanza che hanno messo fine ad un traffico di idrocarburi dall’Est europeo, zona Baltici: benzina per 30’000 litri e gasolio per oltre 286’000 litri, controvalore pari ad almeno mezzo milione di franchi svizzeri cui erano da aggiungersi altri 300’000 franchi in accise ed imposte evase, sono stati tolti dalle disponibilità di una struttura criminale con sede in Campania (provincia di Napoli) risultando evidenti l’avvenuta importazione in frode delle imposte e l’intento di riversare tali carichi su un’ampia rete di impianti di distribuzione dei carburanti. La merce era tuttavia in gran parte adulterata (nove “tank container”) ed in parte inquinata da clorurati (uno), sicché una volta acquisita – con azione eseguita e perfezionata in prossimità del terminale intermodale ferroviario “Hupac” – essa è stata indirizzata ad idoneo trattamento e, da qui, ad un opportuno riutilizzo: insieme con i Comandi dei Vigili del fuoco in varie province della Lombardia, beneficiario sarà il… corpo della Guardia di finanza in Varese, cioè chi tale indagine ha condotto… In immagine, un momento delle verifiche.