Sgominata nei giorni scorsi, su azione di effettivi dell’Arma dei Carabinieri in Busto Arsizio (Varese) in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse in omologa sede giudiziaria, una “gang” di tunisini operante primariamente sul fronte dello spaccio di sostanze stupefacenti ma che, all’occorrenza, si lasciava tentare dal gusto delle rapine a mano armata. Proprio dall’assalto ad un’agenzia di viaggi in Castellanza (Varese), lunedì 11 marzo, il “la” all’inchiesta con cui è stata data una cornice a vari indizi già raccolti ma ancora privi di organicità: due dei malviventi – gli autori materiali del colpo, a volto coperto e con un’arma da fuoco alla mano – erano riusciti a svignarsela, non così il terzo che fungeva da palo all’esterno dell’edificio e che era stato individuato ed arrestato, a distanza di pochi giorni, nella limitrofa Busto Arsizio. Poi l’incrocio delle informazioni e la scoperta di una… coincidenza: tre per la rapina, tre per la vendita di droga, in attività peraltro ad ampio raggio tra Marnate (Varese), Castellanza, Legnano (Milano, qui con perno sulla stazione ferroviaria) e San Giorgio su Legnano (Milano); circa 1’300 le dosi trattate nel corso degli anni. E dunque, la stretta: un 29enne era già in carcere per altro reato, un suo coetaneo è stato individuato e messo in manette nell’abitazione a Marnate; forze dell’ordine sulle tracce anche del terzo soggetto, per ora sfuggito alla cattura.