Privo di denaro non era, se per raggiungere Londra aveva prenotato un primo volo ed un secondo volo. Privo di contatti, nemmeno: alla prima occasione, cioè nel momento di effettuare il “check-in” all’aeroporto “Silvio Berlusconi” della Malpensa (Varese), ha presentato un passaporto della Repubblica ceca, e nella seconda circostanza, in pari situazione ma allo scalo “Federico Fellini” di Rimini, si è proposto quale cittadino spagnolo. In arresto per due volte nell’arco di una settimana, vale a dire martedì 13 e martedì 20 agosto, e nel frattempo già processato e condannato al carcere per poco meno di due anni ma con pena sospesa, un soggetto effettivamente originario dell’Iran, 51 anni l’età accertata, che con false identità e documenti falsi ancorché abilmente contraffatti ha ripetutamente tentato di lasciare il territorio italiano sul quale si trovava con visto di ingresso cosiddetto “Schengen”, ma ormai non più valido. Di più, al soggetto era già stato intimato l’ordine di allontanamento dalla Penisola per decreto di espulsione; ora l’esecuzione del provvedimento.