Home CRONACA Truffe telefoniche ad anziani, delinquenti polacchi presi al valico

Truffe telefoniche ad anziani, delinquenti polacchi presi al valico

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Altri due farabutti (farabutti: perché delinquente è il truffatore, doppiamente criminale è il truffatore che si spacci per amico, farabutto semplice ed anche farabutto composto è chi s’approfitti d’un anziano), altri due farabutti, dicevasi, dall’altr’ieri nella rete delle forze dell’ordine sull’ingresso o meglio sul reingresso in territorio cantonale, attesi com’erano amendue sul confine che dà verso il Varesotto a Tresa frazione Ponte Tresa; attesi, in quanto primariamente ma non esclusivamente sospettati di ruoli attivi in un giro di “telefonate-choc” cioè dei soliti ed ignominiosi tentativi di spillare franchi in quantità, ed all’evenienza gioielli ed altri preziosi, a persone da sorprendersi e da intimorirsi con l’annuncio di disgrazie appena occorse ad un congiunto stretto dell’anziano messo nel mirino. Insomma, la solita, dannata solfa da gentaglia con la parlantina sciolta, al di là dei muri linguistici, e con l’atttudine predatoria; qui si parla di due cittadini polacchi residenti in Polonia ed in movimento a bordo di un’auto con targhe polacche, 31 anni l’uno e 33 l’altro, ignoti i precedenti penali; a fermarli sono stati operatori dell’Ufficio federale dogana-sicurezza confini, scarse le informazioni su quel che era in atto o in preparazione ma pare proprio un obiettivo fosse immediato, e proprio nel Malcantone, non volendosi fare immediato conto di una quantità di altre azioni consimili nei giorni scorsi (di recente recrudescenza del fenomeno in tutto il Ticino, peraltro, parla il portavoce della Polcantonale). Ipotesi di reato: tentata truffa aggravata.