Fu violenza carnale sull’una; e poco altro, in aula giudiziaria, può entrare in linea di conto. E fu tentato omicidio (per dolo eventuale, pur in desistenza attiva) ai danni dell’altra, già sua fidanzata. Il tutto nell’arco di poche settimane, a ridosso del Carnevale 2018, con disprezzo totale dell’universo mondo rappresentato da due vittime. Al carcere per otto anni, con pena sospesa in funzione del trattamento stazionario – in struttura specializzata – cui il soggetto sarà sottoposto sulla scorta di una perizia particolareggiata, è stato condannato oggi in sede di Assise criminali il 25enne bellinzonese che in quelle circostanze agì a suo piacimento, “oggettivizzando” le vittime, come ha sottolineato il giudice Amos Pagnamenta nel riconoscere in sostanza l’impianto accusatorio. Forse insoddisfatta la pubblica accusa, che puntava ad un verdetto assai più severo (14 anni).