Costruire è una necessità, e costruire bene è un’arte; ridefinire gli spazi, restituirli a nuova vita ed ampliarli abbattendo il consumo di suolo e generando flussi “naturali” tra volumi nuovi e volumi preesistenti è una virtù. Virtù riconosciuta, nel caso della “Scuola cantonale di commercio” in Bellinzona, con l’attribuzione del “Premio Sia Ticino” edizione 2024, riconoscimento assegnato in febbraio e formalmente conferito nei giorni scorsi in cerimonia contestuale con la posa della targa con menzione per l’architettura ovvero in relazione all’ampliamento ed al risanamento del complesso. Il premio, con cadenza quadriennale, si lega al meglio dell’attualità architettonica, ingegneristica e pianificatoria della Svizzera di lingua italiana ed è pertanto destinato ai committenti che dal territorio abbiano affidato ad architetti e/o ingegneri e/o urbanisti la realizzazione di opere capaci di distinguersi “per uno sguardo attento, innovativo e valorizzante”. Alla cerimonia erano presenti Christian Vitta per il Consiglio di Stato, gli architetti Stefano Corecco ed Alessandro Era dello “Studio d’architettura Canevascini&Corecco” (per il progetto), Walter Benedetti quale direttore dell’istituto e vari funzionari del Cantone. Nel caso della “Scuola cantonale di commercio”, i lavori si erano iniziati con il risanamento dello stabile principale (2013-2016) ed erano proseguiti con la ristrutturazione dell’edificio amministrativo e di collegamento “Torretta” (2017-2019) e con lo sviluppo della nuova ala (2018-2020).