Un “personal computer”, per quanto nuovo di pacca, se privo di involucro non avrebbe dato nell’occhio; e, ad ogni buon conto, il conducente del veicolo si sarebbe potuto difendere affermando essere quello un oggetto di proprietà e riservandosi l’invio della documentazione attestante l’avvenuto acquisto. Più difficile, anzi, affatto impossibile una giustificazione, in replica alle domande degli uomini della Guardia italiana di finanza da cui era stato fermato per un controllo su strade in retrovia (cioè non direttamente al punto di valico), da parte del conducente di un mezzo sul quale sono stati trovati 12 pacchi non sdoganati, provenienti dal Ticino e contenenti materiali di elettronica da utilizzo in informatica. Peso complessivo della merce: 700 chilogrammi. Sia il carico sia il veicolo, dopo verifiche esperite, sono stati sottoposti a sequestro.