Il motivo della sua presenza a Como sarà di certo oggetto di attenzioni a margine dell’accaduto: trattandosi infatti di persona ricercata per truffa nel Paese di origine, ma con domicilio in altra città italiana (a Modena, per la precisione), non è da escludersi che il soggiorno sulle rive del Lario fosse legato a tutt’altro che al “relax” vacanziero o alla gita culturale. Sappiamo ora per certo che se qualcosa di afferente al Codice penale era in vista, nulla di ciò avverrà: l’uomo, un 54enne di passaporto turco, è stato infatti tratto in arresto nella tarda serata di ieri all’interno di una struttura ricettiva sita in viale Geno, dopo individuazione per via informatica (alla Questura vengono trasmessi i dati personali di quanti prendano alloggio in alberghi ed altre realtà). L’ordine internazionale di arresto era stato per l’appunto predisposto dalle autorità di Ankara ed è stato eseguito, nella prospettiva dell’estradizione, con temporanea destinazione in una cella del “Bassone”.