Fine-settimana privo di punti, avaro di soddisfazioni e denso soltanto di guai per l’AmbrìPiotta di cui con il cuore si può solo dire un gran bene (e sicuro, se tutti sono in grado di dare un due per cento in più et cetera et cetera seguendosi un invito ed una raccomandazione appena espressi da persona fededegna) mentre sul passo della ragione, cioè quando s’abbia tra le mani un pallottoliere e nell’hockey di massima serie la cosa serve ormai assaissimo, beh, sul passo della ragione non si trova una risposta positiva che sia convincente. Davanti ai 6’408 di Bienne, nel secondo appuntamento consecutivo con i bernesi in 24 ore e finirà con una sconfitta per 2-3 così come per 2-3 era stata persa l’altra partita, si misero di mezzo anche le congiunzioni astrali da Saturno contro per dirla alla Ferzan Ozpetek o alla don Ferrante manzoniano, congiunzioni astrali che nella prosaicissima versione vallerana chiamansi sfighe in serie. Una: infortunio a Benjamin Conz portiere dopo 17.42 del primo periodo, in situazione di vantaggio sull’1-0 siglato da Dario Bürgler al 9.05 (“power-play” definito d’intesa con André Heim), Davide Fadani al subentro e dunque all’esordio con la maglia dei leventinesi (nell’aliquota del Lugano le precedenti sette presenze in National league), al termine il tabellino dirà 26 parate su 29 tiri – Benjamin Conz, di suo, aveva totalizzato un 10 su 10 – ma anche un’incertezza rivelatasi esiziale. Due: ultimi secondi prima dell’ultima sirena, Dario Bürgler nella consueta attitudine da irriducibile, tiro e sdeng, palo che starà vibrando ancora adesso; sarebbe stato il 3-3 e sarebbe stato almeno un rinvio al supplementare o ai rigori, con i conseguenti benefici.
Qualche pecca, ovvio, ha anche la squadra: a titolo di esempio, troppe penalità minori regalate ed ecco l’1-0 trasformarsi in 1-2 (25.05, Yannick Rathgeb; 33.06, Luca Cunti). Da una superiorità numerica, vero, anche il 2-2 che Dario Bürgler propizia e che Inti Pestoni converte (10.o goal personale nella stagione) al 39.28. A firmare la ricevuta per il saldo, poi, un “ex” del decennio scorso qual è Fabio Hofer; 44.24, nuovo allungo del BielBienne, e stavolta non lo si ripiglia. Ambrì a zero punti in due turni: occhio a quelli che risalgono.