(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.06) Nebbia e nubi procellifere sulle Borse europee, oggi, quali inevitabili riflessi d’un quadro di polimorfa instabilità geopolitica cui si aggiunge l’inaccettabile strategia della tensione imposta dai vertici della “Banca centrale europea”, che per tramite della presidente Christine Lagarde confermarono stamane il rinvio della prima, possibile riduzione dei tassi di interesse, a suo tempo ipotizzata per il mese di marzo ed ora da valutarsi forse tra aprile e maggio, sempre che siano date alcune condizioni, et cetera, e pertanto siamo tornati al “sine die”; non favorevole al rasserenamento del clima anche la frenata nel prodotto interno lordo della Cina. Evidenze da Zurigo: “Swiss market index” in perdita pari alo 0.72 per cento ad 11’148.56 punti, listino primario per gran parte sotto misura, “Novartis Ag” capofila in difesa (più 0.92 per cento), assicurativi frantumati (“Swiss life holding Ag” il peggiore, meno 2.51); sulla coda (meno 4.92) resta “Geberit Ag”, sofferente per dati aziendali insoddisfacenti – non si tratta invero di novità: lo stato dell’arte era stato prefigurato ad inizio novembre 2023 – in materia di fatturato (meno 9.1 per cento a 3.08 miliardi di franchi). Nell’allargato, flessione da schianto (meno 31.51 per cento) per “Meyer Burger technology Ag”, produttore di celle solari e moduli solari; a concorrere l’impeto ribassista a sfondamento degli argini in cifra “stop loss”, l’esigenza di nuove risorse finanziarie causa perdite rilevanti e l’annuncio della chiusura di uno stabilimento in Germania.
Così sulle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, meno 0.84 per cento; Ftse-Mib a Milano, meno 0.79; Ftse-100 a Londra, meno 1.48; Cac-40 a Parigi, meno 1.07; Ibex-35 a Madrid, meno 1.26. New York sotto pressione: Nasdaq, meno 0.94; S&P-500, meno 0.64; “Dow Jones”, meno 0.16. Cambi: 94.11 centesimi di franco per un euro, 86.65 centesimi di franco per un dollaro Usa; in flessione a 36’674 franchi circa il controvalore teorico del bitcoin.