Home CRONACA Locarno, sparò all’“ex”: «Fu tentato assassinio», 17 anni da espiarsi

Locarno, sparò all’“ex”: «Fu tentato assassinio», 17 anni da espiarsi

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Niente alibi, niente sconti, niente interpretazioni: ill 22enne agì con l’obiettivo di uccidere, agì in modo protervo, agì con atto determinato e predeterminato, così nella lettura dei magistrati alle Criminali in Locarno (Siro Quadri presidente, Giovanna Canepa e Luca Zorzi giudici “a latere”); pertanto, si macchiò di tentato assassinio e, considerate anche le altre imputazioni, sconterà 17 anni in stato di reclusione. A verdetto – verdetto perfettamente in linea con le richieste del procuratore pubblico Roberto Ruggeri, persino nella quantificazione della pena a 13 anni e mezzo per il tentato assassinio ed a tre anni e mezzo per i reati annessi tra cui il rapimento e la coazione – il drammatico caso che esplose giovedì 21 ottobre di due anni addietro, in via ValleMaggia a Locarno quartiere Solduno, quando un giovane con domicilio nel Canton San Gallo sparò alla coetanea ex-fidanzata ferendola in modo assai grave dopo inseguimento dall’interno dell’edificio, dove la ragazza si trovava con il nuovo compagno anch’egli posto sotto minaccia, sino alla porta d’ingresso (l’ex-fidanzata era infatti riuscita a fuggire, salvo ritrovarsi crivellata da colpi esplosi alle spalle).

I fatti erano stati parzialmente ammessi dalla difesa del giovane, tuttavia con una pretesa riduzione del senso di tale atto che era stato configurato semmai come “piano bislacco”. Lo sparatore aveva già pendenze nel Cantone di residenza ed era stato già autore di atti di violenza su quella che al tempo era la sua fidanzata, sia in Ticino sia all’estero. Da considerarsi sicuro il ricorso in appello.