(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.22) Niente aumento dei tassi nell’immediato, sia negli Stati Uniti (voce d’iersera dalla “Federal reserve”) sia nella mandorla elvetica (conferma di stamane da fonti Bns); restando tuttavia fragile il contesto, riecco lo spauracchio di possibili nuovi incrementi nel prossimo futuro e, sulla scia di un olezzo da “Decido di non decidere” quand’invece si sarebbe desiderato un mutamento di strategia, il comportamento delle Borse da un lato all’altro dell’Atlantico. Evidenza dal listino primario a Zurigo: condensato in un “meno 0.62” per cento a quota 11’084.74 punti sullo “Swiss market index”; di “Nestlé Sa” (più 1.12 per cento) il primato di seduta, penalizzati “Lonza group Ag” e “Partners group Ag” (meno 3.27 e meno 3.23 rispettivamente); incerto l’allargato, dove accusa una perdita secca (meno 13.22) il titolo “Idorsia limited” su effettivo incremento del “deficit” d’impresa. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, meno 1.33 per cento; Ftse-Mib a Milano, meno 1.78; Ftse-100 a Londra, meno 0.69; Cac-40 a Parigi, meno 1.59; Ibex-35 a Madrid, meno 1.03. Perdite fra l’1.08 e l’1.83 per cento sugli indici di riferimento a New York. Cambi: 96.40 centesimi di franco per un euro, 90.44 centesimi di franco per un dollaro Usa; in riflessione sui 24’044 franchi circa per unità il controvalore teorico del bitcoin.