Home CRONACA Maggia, secondo arresto (è una donna) per l’omicidio ai Ronchini di Aurigeno

Maggia, secondo arresto (è una donna) per l’omicidio ai Ronchini di Aurigeno

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Era una sua dipendente, nel negozio – ora chiuso – di telefonia e tecnologie varie a Locarno; e, dicono gli inquirenti, avrebbe agito come raccordo fra lui ed una terza persona, nel frattempo identificata, che aveva a disposizione la “Glock” con cui sarebbe stato poi commesso l’omicidio ai Ronchini di Aurigeno in Comune di Maggia, vittima il custode 41enne dell’istituto scolastico. Per il ruolo da fiancheggiatrice – ma a rigore di legge si tratterebbe di complicità in assassinio – è finita oggi in manette una 33enne il cui nome era emerso nel corso delle indagini; nell’opinione degli inquirenti, di fatto, la donna sarebbe stata al corrente delle intenzioni del suo datore di lavoro, un 42enne che, male o per nulla sopportando la relazione dell’ex-moglie con il nuovo compagno, contro quest’ultimo aveva già indirizzato pesanti minacce ed atti intimidatori, giungendo infine all’intrusione nell’edificio scolastico – era giovedì 11 maggio, giorno che non sarà dimenticato nella comunità della Bassa ValleMaggia già provata, 13 mesi prima, dal brutale omicidio di una donna nella sua abitazione e per mano di uno dei figli – ed a sparare tre colpi, due dei quali a tragico bersaglio.

Circa la pistola è noto a questo punto il percorso: provento di furto, ladro arrestato in maggio, arma nel frattempo passata in disponibilità di un uomo che al ladro aveva dato alloggio, e dall’uomo – per tramite della 33enne, che tuttavia avrebbe contestato alcuni aspetti della ricostruzione – al futuro omicida. Il provvedimento a carico della donna è ancora soggetto alla convalida.