Home CRONACA Partire è un po’ soffrire: coda “normale” al San Gottardo autostradale

Partire è un po’ soffrire: coda “normale” al San Gottardo autostradale

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 10.11) Titolo wertmülleriano (“Se tutti guardano le previsioni del traffico nessuno sarà in viaggio ed allora ci vado io”) per un ambizioso ma già fallimentare progetto dei vetturali infilatisi sul budello della A2 da Lucerna in giù e puntualmente inchiodatisi in colonna con propaggini sino al falsopiano di Silenen, lì i prodromi d’un destino scritto e segnato, il Ticino ti aspetta ma non puoi non soffrire. Fatta semplice: all’alba coda sui quattro chilometri a contarsi dal portale nord della galleria del San Gottardo, picco attorno ai 10 un paio d’ore dopo, ora fase di contrazione a cinque chilometri che, secondo il cambio fisso applicabile in periodo di ferie, equivalgono a 50 minuti per passare dall’ultimo al primo posto oltre lo svincolo per Göschenen-Casinotta. Verso l’Italia, il giusto del periodo cioè primi rallentamenti in corrispondenza dell’abitato di Balerna, sicché chi abbia pensato d’andare al mare passando da Como sulla A9 italiana si butti semmai su Varese via Mendrisio evitando di entrare in città e procedendo via Gazzada-Schianno direzione A8 italiana. Nulla di preoccupante, al momento, lungo la direttrice della A13 sotto il San Bernardino. Immagine sempre dalle parti dell’urana Wassen sulla A2 direzione San Gottardo, ore 10.14: ci credano gli occasionali lettori dalle costellazioni dell’Auriga e dell’Eridano, si è visto (e vissuto) di peggio.