Decisamente intenso si profila, in chiave di futuro amministrativo del Cantone, il fine-settimana culminante su domenica 26 novembre: oltre alla già prevista consultazione popolare sull’aggregazione di cinque Comuni del Malcantone (Astano, Bedigliora, Curio, Miglieglia e Novaggio) nel futuribile Comune di Lema, ed oltre all’analoga votazione – vedasi in altra parte del “Giornale del Ticino” – per quanto riguarda Quinto e Prato Leventina, in scena andrà anche il complesso progetto di integrazione fra Bodio e Giornico, anche qui su conclusione dei lavori commissionali ed anche qui stante il consenso dell’autorità politica cantonale. Pur in consistenza abitativa da 1’700 persone circa, nomi grossi per storia ruolo tradizioni impresa; “Giornico” e basta diventerebbe il nuovo Comune, sicché Bodio si ritroverebbe alla stessa condizione che maturò nel Medioevo (quand’era degagna di Giornico in quanto vicinanza) e che, nella ripartizione ecclesiastica, durò sino al 1500 ed oltre in quanto borgo sotto parrocchia di Giornico per l’appunto (del resto, il vincolo è tuttora testimoniato dallo stemma comunale cui Aldo Crivelli pose mano 80 anni addietro inserendo la stella a sei punte nella partitura inferiore); qui il nuovo Comune sarebbe capoluogo del circolo omonimo, con Municipio da cinque membri e Consiglio comunale da 25 membri (con “elezione sulla base di due circondari elettorali corrispondenti ai Comuni” d’oggidì, precisano fonti di Palazzo delle Orsoline a Bellinzona.
La Giornico prossima ventura, sempre che al pueblo ciò piaccia, rischia di essere percepita per quel che non è, cioè una soluzione di ripiego dopo l’abbandono del progetto in cui era ipotizzata un’aggregazione con quattro soggetti, ossia Personico e Pollegio in aggiunta ai due presenti; progetto rappresentativo dell’intera Bassa Leventina, ma malissimo accolto sia a Personico (“no” al 65 per cento) sia a Pollegio (“no” all’82 per cento); tra i cittadini di Bodio e di Giornico era invece stato raccolto un consenso superiore all’80 per cento, e sul totale delle schede espresse nei quattro Comuni il “sì” aveva prevalso al 55.39 per cento. Franata lì, a metà febbraio 2022, la strada del Comune di Sassi Grossi, a Bodio ed a Giornico hanno optato per una strategia bilaterale i cui elementi informativi erano peraltro ormai noti, tanto che la formalizzazione del progetto ebbe luogo già nell’autunno scorso; nei Legislativi, rare le voci contrarie (due, in presenza di zero astenuti, contro 11 favorevoli a Bodio; una, sempre in presenza di zero astenuti, contro 18 favorevoli a Giormico).
Scenario di domani: moltiplicatore comunale al 95 per cento, dal Cantone un milione di franchi per il consolidamento della struttura di bilancio e due milioni di franchi quale altra massa di contributi. Nel caso il responso sia stavolta positivo, da considerarsi acquisito per le odierne Bodio e Giornico il rinvio delle Comunali in calendario per l’aprile 2024.