(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 15.10) Tre giorni di fila senza vittime da Covid-19, non ancora; ma tre giorni su quattro, e con un solo decesso nell’intermedio (ieri), sì. Diremo di certo circa dolore rammarico timori sofferenza constatazioni errori e dubbi che permangono, ma poi ed in altra sede ovvero in altro contesto; riscontriamo invece, oggi, che in Ticino la linea della vita ha ripreso a prevalere su quella della morte, e che un solo paio di occhi – oh, è dramma e non lo si nega; si immagina anzi lo strazio dei congiunti nel momento in cui essi umanamente si domandino “Un morto in tutto, perché proprio lui?” – si è chiuso nelle ultime 24 ore sino all’alba di oggi, 341 in tutto i corpi affidati al Padreterno ed alla storia, fermiamoci qui, oremus, sia data grazia a tutti gli altri; a partire da quei 71 tuttora ospiti di strutture nosocomiali, 62 in reparto e si nutre fiducia estrema, nove in terapia intensiva e lì si battaglia su un 50 e 50, due in condizione di intubati e per loro ogni giorno di resistenza può spostare la freccia verso un progetto salvifico. Sei altri dimessi, nel frattempo, per un totale di 857; nessun nuovo contagio, ed anche qui si incomincia a respirare sul serio e senza timori, pur restando enormi i numeri (3’272 casi positivi, siamo intorno ai 915 casi ogni 100’000 abitanti secondo statistica, ma non essendo stati considerati coloro che si trovano fuori dai confini cantonali o nazionali).
A 15 Cantoni già computati su 26, aggiornamento sull’intera Svizzera valendo quanto indica il portale www.corona-data.ch: 30’389 casi conclamati, in incremento assai inferiore ad un’unità ogni 1’000 (19 i soggetti colpiti da contagio); 1’871 i morti; mancano però le evidenze dal Canton Ginevra e dal Canton Vaud, laddove è stato sino ad ora registrato il numero maggiore di “test” positivi.