L’avrete notato: forse mai come in questo periodo si sono ribaltati senso, valore e percezione di un concetto o un pensiero corrente. Da qui una nuova rubrica temporanea per… accompagnarci durante il residuo periodo di quarantena da “Coronavirus”, vero e proprio spartiacque nei comportamenti (se non di tutti, almeno della maggior parte di noi). Oh, da prendersi alla leggera, puntata quotidiana dopo puntata quotidiana. Un semplice confronto, via, tra ieri ed oggi.
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2019 – Rivolti ai turisti, a proposito di rustici, alberghi e seconde case: “Venite in Ticino… Bellissimi sono nostri alberghi, “standard” Anni ’70 nella Ddr, “moquette” bruciate dalle sigarette a 200 franchi la doppia e gabinetto fuori dalla camera… Abbiamo anche rustici riattati alla sanfasò, Airbnb inventati lì per lì, monolocali in collina con microoblò direzione lago (vista diretta solo nei mesi dispari dell’anno bisestile se non c’è foschia e nel frattempo davanti all’edificio non è stato costruito un “R8” a forma di parallelepipedo… “Standard Minergie plus-dream-team-termo-3000” con orto condominiale sul tetto), appartamento in vendita dai due milioni di franchi in su, accettati soli clienti germanofoni purché ignoranti e dal portafogli a fisarmonica… Tessiner Rustico zu vermieten verkaufen betrügen…”.
2020 – Sempre agli stessi turisti: “State a casa vostra, vi buchiamo le gomme, vi teniamo d’occhio, se vedo una targa Argovia chiamo la Pola, scemi voi che avete comperato, untoriii…”.