L’avrete notato: forse mai come in questo periodo si sono ribaltati senso, valore e percezione di un concetto o un pensiero corrente. Da qui una nuova rubrica temporanea per… accompagnarci durante il residuo periodo di quarantena da “Coronavirus”, vero e proprio spartiacque nei comportamenti (se non di tutti, almeno della maggior parte di noi). Oh, da prendersi alla leggera, puntata quotidiana dopo puntata quotidiana. Un semplice confronto, via, tra ieri ed oggi.
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2019 – Denunzie pubbliche (già, eravamo in prima linea, ripetutamente, reiteratamente) sulla situazione del trasporto pubblico regionale su rotaia: “Traffico passeggeri al collasso, “Tilo” strapieni, studenti ammassati, si viaggia in piedi, una “toilette” ogni due è fuori uso, manca il sapone, manca l’acqua, le porte sono guaste, va già bene quando trovi uno strapuntino in corridoio, a volte non si respira, ti sopprimono le corse all’ultimo momento, pompano tanto l’“Arcobaleno” ma poi il servizio è una schifezza, se c’è in giro uno che sia appena appena mezzo raffreddato ci becchiamo tutti la bronchite ma nessuno interviene muro di gomma vergognaaaa…” (immagine GdT).
2020 – I “distinguo” ed i minuetti prima di tutto: “Ah, sui treni bisognerà distanziarsi, due metri almeno tra passeggero e passeggero, controlleremo, saremo inflessibili, magari treni solo su prenotazione, la salute prima di tuttooo…”.