L’avrete notato: forse mai come in questo periodo si sono ribaltati senso, valore e percezione di un concetto o un pensiero corrente. Da qui una nuova rubrica temporanea per… accompagnarci durante il residuo periodo di quarantena da “Coronavirus”, vero e proprio spartiacque nei comportamenti (se non di tutti, almeno della maggior parte di noi). Oh, da prendersi alla leggera, puntata quotidiana dopo puntata quotidiana. Un semplice confronto, via, tra ieri ed oggi.
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2019 – Alle persone che quale fonte di informazione hanno scelto “l’Università della strada, “Facebook”, altre piattaforme, e poi bisogna tenere d’occhio certi “blog” dove ti raccontano la verità”: “Stupidi, ignoranti, boccaloni, creduloni, dovete leggere i giornali “veri”, vi servono fonti autorevoli. “Facebook” e gli altri ti fanno vedere solo quello che vogliono, non sapete come funzionano gli algoritmi?”.
2020 – Alle persone di cui sopra: “Brave, anzi, beate voi che avete tempo per studiare e per informarvi su “Facebook”, eh, bisogna saper scegliere ma si capisce che questa è tutta una montatura… Giusto, anche “YouTube” aiuta, ci sono poche voci che hanno il coraggio di andare contro il sistema, contro i “Bilderberg”, contro il “Nuovo ordine mondiale” che ci viene imposto ogni giorno… Ahahah, come dici? Il virus è solo un trucco per ridurci in schiavitù? Bene, finalmente uno che parla chiaro, ne sai più di quel Merlani-Come-Si-Chiama, Giorgio Merlani, sarà poi uno che ne capisce? Mah, non credo, eppoi non serve essere un virologo per scoprire che sotto il bombardamento di notizie…” (segue una qualunque tesi strampalata).