Home POLITICA Verso le Comunali / Botto pro Lega-Udc: dal Plr arriva Moreno Colombo

Verso le Comunali / Botto pro Lega-Udc: dal Plr arriva Moreno Colombo

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Certo che i nomi contano, certo che i nomi pesano: per di più se in un contesto territoriale limitato, per di più se con esperienze amministrative rilevanti e riconosciute. Interrogativi non dappoco genera dunque l’odierno annuncio della presenza di Moreno Colombo, 60 anni, già sindaco di Chiasso e tornato nel 2023 alla politica attiva dopo una pausa volontaria durata sette anni, nella corsa alle Comunali 2024 in quel di Morbio Inferiore; non già per il cambio di domicilio, ma per il cambio (forzato) di casacca. Dal Plr all’Udc e direttamente sulla lista unica Lega-Udc A Moreno Colombo, “momò” incretato e identitario liberale nelle viscere, fu detto a fine novembre che la sua presenza nel Plr non era più gradita; per essere precisi, tale la tesi di Natalia Ferrara, granconsigliera e fresca dell’essere stata in lizza, insieme con lo stesso Moreno Colombo, per le Federali sponda Consiglio nazionale; e già questo dovrebbe dirla lunga sul clima esistente e preesistente nel “fu partitone”, al di là dei risultati elettorali conseguiti dai singoli.

Il passaggio di Moreno Colombo all’Udc (di cui, tra l’altro, a Morbio Inferiore è stata costituita una sezione solo nei giorni scorsi) risponde in verità ad alcune logiche. Primo: un’affinità su alcuni temi che forse negli àmbiti plr del Mendrisiotto sono considerati non prioritari, e che invece leghisti prima e udicini poi hanno evidenziato persino nel tempo in cui i fenomeni erano “in nuce”; altro che le chiacchiere e le promessine della consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider calata pastoralmente ad inizio novembre su Chiasso per effondere il verbo delle “sue” ricette, cerottini su gambe di legno e zero garanzie non diciamo circa i provvedimenti peraltro necessari, ma nemmeno d’aver compreso quale sia lo stato dell’arte fra criminalità transfrontaliera ed incombenza dei sedicenti rifugiati. Secondo: quale che sia l’affiliazione politica, è un delitto il disperdere patrimoni di conoscenza della macchina amministrativa e delle istituzioni – parlandosi di Moreno Colombo, anche il Legislativo cantonale – proprio nella fase in cui buona parte del Ticino inizia a ragionare, se non come Cantone-Città, almeno secondo dinamiche regionali, aspetto quest’ultimo più che mai accentuatosi nel Mendrisiotto sia per impulso endemico sia sulla pressione cogente dall’esterno (nel caso Elisabeth Baume-Schneider non percepisca, a raccontare una situazione problematica sono evidenze dal luogo e non solo. Appena fuori da Chiasso c’è Como, ad un passo da Stabio c’è Varese. Chi voglia una prima e sommaria idea di quanto accada lì non ha che da buttare un’occhiata alle notizie della nostra sezione “Confine”, sezione che viene pubblicata non per caso o per vezzo. In alternativa, consultare i mattinali delle Questure). Terzo: un po’ dappertutto circola ‘sta brutta abitudine di distribuire patenti a correligionari, “coéquipier” e sodali; capiremmo se la questione si reiterasse tutta fra coloro che intendono rappresentare la Sinistra, dove l’abitudine e l’attitudine alla frammentazione sino alle estreme monadi sono almeno in parte figlie di differenti scuole (sono conciliabili tra di loro un trotzkista ed un leninista? Via, non scherziamo), ma chi metta in discussione la cifra liberale di Moreno Colombo o non ha studiato o è in malafede o ha semplicemente un’altra visione di quel che il Plr è o sarebbe o dovrebbe essere.

In un mondo politico denso di paradossi, ad ogni modo, accade anche questo: proprio quando spezzano una diuturna collaborazione a Mendrisio scegliendo ciascuna l’“Alleingang”, Lega dei Ticinesi ed Unione democratica di Centro si ritrovano fra le mani un pacco-regalo che semplicemente gode di credito. Ed è un credito spendibile, solo da ratificarsi.