Home CRONACA Vedeggio-Cassarate 10 anni dopo. Operazione riuscita, e sì che ai tempi…

Vedeggio-Cassarate 10 anni dopo. Operazione riuscita, e sì che ai tempi…

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Sobria celebrazione oggi a Lugano per l’ormai imminente decennale di esercizio del “tunnel” viario Vedeggio-Cassarate, realtà in effetti inaugurata giovedì 26 luglio 2012 e che oggi trova diecine di volonterosi padri autoputativi quand’invece, ai tempi in cui su carta a stampa si battagliava nella pretesa di un’ipotesi di galleria dal Vedeggio al Rügì (che è come dire appena oltre, in landa dell’allora Comune autonomo di Pregassona) a soluzione di congestionamenti di traffico già cronici, si veniva bollati come cementificatori ossessionati dal mito dell’auto quale miglior descrizione. Formulato un riepilogo sulle cifre: 25’000 passaggi giornalieri in media (dato del 2021); picco registrato a metà luglio di cinque anni or sono con 33’898 passaggi nell’arco di 24 ore; significativamente ridotto il traffico in entrata ed in uscita dalla direttrice nord, soprattutto sui raccordi della A2 alla Cascina Povrò (meno 25 per cento), a Vezia (meno 14 per cento) ed al “muro” della Crespera (meno 15 per cento). Sicurezza trovata e conquistata: mai incidenti con esito mortale, sei in tutto (marzo 2013, dicembre 2014, agosto 2016, novembre 2016, gennaio 2017 ed ottobre 2018) gli incidenti con feriti gravi; finalmente entrata nella testa dei vetturali la norma secondo cui in galleria non si effettuano inversioni di marcia (due soli casi nel 2021; erano stati 60 nei primi anni dell’apertura).

Descritti i miglioramenti contestuali apportati, dal potenziamento del trasporto pubblico alla realizzazione di spazi e di percorsi a favore della cosiddetta “mobilità lenta”; largamente opinabile sarebbe stata la menzione dei benefici acquisiti in ragion del “Piano viabilità del Polo luganese”, in sigla Pvp e notissimi restano alcuni fra i significati popolarmente attribuiti a tale acronimo, e difatti il tema Pvp è stato appena appena sfiorato per quanto si poneva come strettamente necessario. Del doman è infine stata data certezza nel nome del tram-treno che tacito ed invisibile a guisa di sommergibile tra vie e calli di Lugano s’inoltrerà, ed ancora del “Nuovo quartiere Cornaredo” posto in apice alla città con la compartecipazione di Canobbio e di Porza per buoni 100 ettari impegnati, qui perché finalmente saranno dati volto e sfogo definitivi alla galleria. La quale, per quanto riguarda gli ultimi 60 dei 2’630 metri in sviluppo complessivo, dal 2012 ad oggi è mutata solo in conformità di qualche adeguamento e della sostituzione di materiali deperiti, restandosene invece a guardar storta verso la “Resega” con quel suo becco sopra il collo da oca cui pare sia finita di traverso una chiave inglese: non foss’altro che per l’estetica, raddrizzamento d’uopo. Claudio Zali e Michele Foletti, rispettivamente consigliere di Stato e sindaco di Lugano ed amendue anfitrioni nella circostanza della celebrazione, non mancheranno di concordare. Nella foto, la postazione di controllo sulla galleria; altre immagini, comprese quelle riferite all’inaugurazione nel luglio 2012, sulla nostra pagina “Facebook”.