Niente celebrazioni ufficiali, causa Covid-19, nel 2020 dell’“Associazione ticinese terza età-Atte”, pur ricorrendo il 40.o anniversario dalla fondazione di una realtà che ora poggia su cinque sezioni regionali, 12 centri diurni di tipo socioricreativo e due centri diurni di tipo socioassistenziale. E allora? E allora, un’idea: fissare nella storia e nella cronaca questo momento, rinviando i festeggiamenti alla prima occasione possibile e lasciando invece un segno ed un’impronta nella cultura. Da qui ideazione, elaborazione e pubblicazione – per i tipi della “Alla chiara fonte” di Lugano quartiere Viganello – del volumetto dal titolo “Figurine d’antenati”, copertina caratterizzata da un dipinto di Mauro Valsangiacomo, testi in nove poesie inedite dalla penna di Fabio Pusterla: una proposta editoriale – come spiega Giampaolo Cereghetti, presidente Atte – che si colloca proprio nel contesto di quanto accaduto quest’anno, risultando consolante il fatto “che molti abbiano avvertito il bisogno di affrontare ansie e paure riportando il proprio sguardo alla bellezza dell’arte”; ergo, “la decisione di pubblicare un libretto di poesie nasce dall’esigenza di riaffermare il valore alto del bello, come segno di fiducia e di speranza”. Disponibilità in varie librerie ticinesi; il ricavato delle vendite sarà destinato primariamente alla ricopertura dei costi sostenuti nel corso della pandemia, in ispecie il “numero verde” per immediato contatto telefonico, le edizioni speciali della rivista e la preparazione tecnica dei corsi della “Uni3”.