(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.13) Fiammata da inizio settimana (più 2.72 per cento a quota 9’740.77 punti) per lo “Swiss market index” della Borsa di Zurigo in strappo sulla spinta dei finanziari (“Credit Suisse group Ag”, più 10.08 per cento; “Ubs group Ag”, più 6.87) ed a listino primario quasi per intero in cifra verde (“Roche holding Ag” l’unica eccezione, su limatura pari allo 0.71 per cento); a seconda lettura dei numeri, tuttavia, emergono la preponderanza di mani fredde e la concentrazione del denaro sui soliti pesi massimi difensivi che per massa di movimento registrato soverchiano i sette titoli seguenti in graduatoria. Nell’allargato, scarto utile per “Dufry Ag”, che recupera oltre l’11 per cento riportandosi sopra i 26 franchi per azione (era a 99.50 sulla metà di dicembre 2019, ed oltre i 172 franchi nel settembre 2017). Dalle altre sedi primarie di contrattazione: Dax-30 a Francoforte, più 5.67 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 3.26; Ftse-100 a Londra, più 4.29; Cac-40 a Parigi, più 5.16; Ibex-35 a Madrid, più 4.70. A slancio pieno anche Wall Street, con incrementi fra il 2.32 ed il 3.51 per cento sugli indici consueti di riferimento. Secco rilancio per l’euro, in ascesa sino a 106.0 centesimi di franco il cambio per un euro.