Quali fossero le gerarchie e come i tre tizi si fossero ripartiti ruoli e competenze, al momento, gli inquirenti sembrano aver compreso solo in linea di massima; per tutti e tre, ad ogni modo, valgono addebiti multipli (infrazione aggravata alla Legge federale sugli stupefacenti, contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti, infrazione alla Legge federale sugli stranieri) e destinazione condivisa nel sistema penitenziario ticinese, in attesa di evoluzioni e di altri accertamenti che per la parte istruttoria sono di competenza del procuratore pubblico Luca Losa. Di giovedì scorso i ripetuti “clic” delle manette ai polsi dei membri del terzetto, così inquadrabili: 31enne con passaporto svizzero, origini non note e domicilio nel Bellinzonese; 51enne con passaporto svizzero, origini non note e domicilio nel Bellinzonese; 41enne con passaporto albanese e residenza in Albania, ancorché una dimora temporanea e funzionale agli affarucci in corso egli avesse eletto e fissato nell’abitazione del 51enne.
Inchiesta condotta da agenti della Polcantonale e della Polcom della capitale; elemento in parte probante, l’avvenuto ritrovamento di marijuana per il peso d’oltre un ettogrammo; le attività di spaccio, ché di ampia distribuzione in àmbito locale e sovralocale ad altrettanto varia clientela si sta parlando, riguardavano invero tipologie plurime di sostanze stupefacenti, ed in particolare la cocaina che a quanto pare va ancora alla grandissima. La droga sequestrata, per l’appunto, è stata scoperta nell’appartamento del 51enne, Da verificarsi le connessioni a monte, in ispecie per quanto riguarda le fonti di approvvigionamento e l’entità dei flussi giornalieri in entrata ed in uscita.