Sembra possa allargarsi oltre i confini del “Gruppo di sostegno” all’Hockey club Ambrì-Piotta l’inchiesta legata alla sottrazione di denaro, a fini di utilizzo personale, da parte di un componente il “Gruppo di sostegno” medesimo ma non avente diritto di firma in nome della società sportiva: come indica una nota odierna dei portavoce di Polcantonale e ministero pubblico, le verifiche in corso a carico del soggetto – indagato ma senza che sia stato disposto un provvedimento restrittivo della libertà – sono svolte sulla traccia di “eventuali fattispecie finanziarie riconducibili all’attività” dell’uomo “in alcuni” tra “enti, società o associazioni”. Essendo confermato nell’intierezza quanto pubblicato ieri dal “Giornale del Ticino” tra gli altri, dalla nota-stampa si evince pertanto che sotto accertamento sono anche le possibili fonti di accesso al denaro contante in realtà estranee al mondo dell’hockey; non a caso viene precisato che al vaglio sono “anche” – dunque, soltanto “anche” – alcune movimentazioni effettuate nel contesto del citato “Gruppo di sostegno”.
Circa l’uomo, ad indiretta conferma dell’identità ormai mormorata e nota nell’ambiente, le fonti ufficiali aggiungono trattarsi di un cittadino svizzero, età 62 anni, domicilio nel Distretto della ValleMaggia. Procedimento ormai alla terza tappa, essendovi già stata una prima serie di interrogatori ed avendo avuto luogo l’acquisizione di documentazione bancaria e contabile. Il tutto, presto o tardi, finirà sulla scrivania del procuratore pubblico Andrea Gianini.