Home CRONACA Rogo sul Gambarogno, si lotta metro per metro. 45 persone fuori casa

Rogo sul Gambarogno, si lotta metro per metro. 45 persone fuori casa

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 12.57) È su una linea precisa la Stalingrado dei Pompieri che da oltre 32 ore, con interruzione dell’attività al fronte – ma non del presidio a controllo dello stato dell’arte – solo nel corso dell’ultima notte, stanno lottando contro l’incendio in corso sotto il crinale del Monte Gambarogno, investita l’area dell’Alpe di Neggia con propagazione sull’Alta Valle Veddasca: mentre si continua ad agire con lanci di acqua (almeno quattro gli elicotteri utilizzati, tra cui un “SuperPuma” dell’Esercito) secondo ordine di priorità, e dunque per colpire e ridurre al sottobosco i focolai più virulenti, via terra è stata fissata una sorta di trincea virtuale sul tratto della Cantonale S404 sovrastante l’abitato di Indemini, in Comune di Gambarogno, e le microfrazioni che ad Indemini fanno capo. L’intera area è di fatto “off limits” per quanti non operino come soccorritori o come forze dell’ordine: strada sbarrata a partire dall’abitato di Fosano direzione Vira, blocco del transito sin dal pomeriggio di ieri alla dogana tra Indemini e Biegno (frazione del Comune di Maccagno con Pino e Veddasca, provincia di Varese). Come qui riferito in precedente aggiornamento circa la situazione, 32 fra residenti ed ospiti ad Indemini hanno lasciato le abitazioni, su raccomandazione dell’autorità municipale, trovando alloggio o tra parenti ed amici o nel “Centro protezione civile” di Gambarogno frazione Quartino zona Cadepezzo (istituto scolastico); idem dicasi per 13 persone che, sempre a titolo preventivo ed in ragione anche del propagarsi del fumo, erano stati raggiunti e fatti sgomberare dalle località Ri (sopra il punto di frontiera: Ri è il torrente da cui viene segnato il confine di Stato per alcuni chilometri), Boè e Pezza.

L’incendio, stando all’ultimo aggiornamento informativo, impegna tuttora un’area stimabile in sei ettari, purtroppo con vari punti dal difficile accesso. Sul campo sempre i Pompieri Gambarogno ed i Pompieri Bellinzona; per i prelievi di acqua è stato autorizzato l’utilizzo delle risorse idriche al Lago Delio, in territorio italiano. In stato di allerta anche le autorità d’oltrefrontiera: sgomberi precauzionali hanno avuto luogo nell’area della frazione Biegno.