Forse non a Prato-Sornico, ecco. Ma, e di sicuro, in luogo idoneo all’interno del territorio – di questo specifico territorio, si sottolinea, e la specificità sta nella landa comunale di Lavizzara – sorgerà il nuovo centro sportivo a sostituzione di quello distrutto un anno fa: lo impone il cuore, lo ordina la mente, e di ciò si sono fatti interpreti oggi Norman Gobbi e Gabriele Dazio, rispettivamente consigliere di Stato e sindaco di Lavizzara, nel corso della giornata di commemorazione della tragedia alluvionale da cui l’intera ValleMaggia fu colpita nella notte tra sabato 29 e domenica 30 giugno. Al Piano di Peccia, fra le linee bianche su campo verde del “Draione” dove venerdì 4 e sabato 5 e domenica 6 luglio tornerà il torneo amatoriale di calcio sotto egida del “Gruppo animazione Valle di Peccia” (ed anche quella sarà circostanza per un tributo memore: erano in 300, rimasero isolati, seppero restare uniti, furono soccorsi con gli elicotteri), la rievocazione di quella che fu una notte angosciante, luttuosa, disastrosa, emblemi la distruzione della Valle Bavona ed il crollo del ponte al Visletto di Cevio, otto le vittime ossia sette corpi ritrovati senza vita un uomo rimasto disperso, stravolte le vite di varie famiglie e di tutte le comunità, catastrofici i danni materiali collaterali ma anche il momento in cui un’intera valle, trovando al suo fianco l’intero Cantone, si rivelò solida per spirito di sussidiarietà.
Il centro sportivo, dunque, quale identità che sia anche segno di memoria ricostituita nel presente: allo studio più d’un’ipotesi, esaminati – anche con prime ricognizioni – alcuni sedimi potenzialmente validi e rispondenti ai criteri necessari, definita l’opportunità di realizzare una struttura che sia “migliore e più completa” della precedente; di massima, un complesso edilizio chiuso, la pista da ghiaccio e le infrastrutture di servizio come fulcro, ma anche dotazioni accessorie che conferiscano valore aggiunto alla Lavizzara. La quale, non si dimentichi, sulla piattaforma di Prato-Sornico – dove a dicembre 2024 è stata alloggiata una pista provvisoria: anche qui il messaggio di gente che sa rimboccarsi le maniche – aveva articolato storie comunitarie ancorate allo sport quale parte integrante dell’espressione del “genius loci”; 60 anni or sono, nel fu “Ristorante Moretti” di Sornico, la costituzione della “Società pattinaggio Lavizzara”, il contributo dei cui odierni membri sarà determinante per una rinascita a tutto tondo. Non basteranno le buone intenzioni, certo; ma quel che si è lasciato cogliere oggi, a partire dalla celebrazione eucaristica officiata e via via con la parte ufficiale (in espressione al microfono anche Giorgio Fonio, consigliere nazionale, e Wanda Dadò, sindaca di Cevio), somiglia al balsamo sulla ferita ancora irrimarginata, e che irrimarginata rimarrà per un pezzo.
In immagine, la pista di Prato-Sornico dopo la devastazione.