(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.12) Nuovo attediamento a ridosso della linea degli 11’000 punti (riscontro ultimo a quota 11’160.69 punti, più 0.22 per cento da precedente perdita giunta a sfiorare la figura intera) per uno “Swiss market index” che sembra aver smaltito l’entusiasmo dettato dalle discrete notizie sull’andamento dell’inflazione negli Usa (7.1 per cento contro il 7.7 per cento rilevato ad ottobre e contro il 9.1 per cento – massimo del periodo – di giugno) e che, al pari delle altre piazze da un lato all’altro dell’Atlantico, resta appeso ai pronunciamenti odierni di fonte “Federal reserve” statunitense (stasera il messaggio: altra stretta monetaria, quasi sicura; in quale misura, di massima uno 0.50 per cento, probabile). Davvero pochi i riscontri in cifra verde: a capitanare il drappello un insolito “Novartis Ag” (più 1.57). In retrovia i bancari; “Credit Suisse group Ag” (meno 5.67) sulla coda. Così sulle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, meno 0.26; Ftse-Mib a Milano, meno 0.26; Ftse-100 a Londra, meno 0.09; Cac-40 a Parìgi, meno 0.21; Ibex-35 a Madrid, più 0.40. Progressi fra lo 0.27 e lo 0.54 per cento sugli indici di riferimento a New York. Cambi: 98.52 centesimi di franco per un euro, 92.46 centesimi di franco per un dollaro Usa; stabile il bitcoin al controvalore teorico di 16’799.72 franchi per unità.