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Borse, riallineamento generale. Ma non è stato un lunedì da lacrime e sangue

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.22) In prevedibile ma non drammatico arretramento, dopo gli annunci di imminenti strette monetarie sia in àmbito Fed sia in àmbito Bce, le evidenze dalle piazze borsistiche europee nell’avvio di una settimana già proiettata sull’ultimo quadrimestre dell’anno. Fra le sedi di contrattazione meno sofferenti figura Zurigo, il cui “Swiss market index” si è difeso a ridosso della linea dei 10’900 punti con flessione contenuta allo 0.42 per cento (saldo su 10’896.74 punti) e riassorbita nella misura della metà rispetto ai minimi di seduta; “Swisscom Ag” ed “Ubs group Ag” i titoli-guida (più 1.78 e più 1.28 per cento rispettivamente), retrovia per “Lonza group Ag” e “Alcon incorporated” (meno 2.42 e meno 2.29 per cento). Nell’allargato, spunto positivo (più 6.71) per “Valiant holding Ag” sulla notizia di significative riduzioni dei costi nel primo semestre 2022; in impennata (più 13.42 per cento) le quotazioni del valore “Shl telemedicine limited”, reduce da recente scioglimento di un patto di azionariato. Dalle altre sedi: Dax-40 a Francoforte, meno 0.61; Ftse-Mib a Milano, meno 0.24; Ftse-100 a Londra, chiuso per il “Summer bank holiday”; Cac-40 a Parigi, meno 0.83; Ibex-35 a Madrid, meno 0.92. Pressione contenuta ma crescente a New York: Nasdaq, meno 0.87; “Dow Jones”, meno 0.36. Allentamento sui cambi: 96.90 centesimi di franco per un euro, 96.91 centesimi di franco per un dollaro Usa; dopo tuffo sotto quota 19’000, in attestazione sui 19’630.78 franchi il controvalore teorico del bitcoin.