Il “Centro internazionale di scultura” in Lavizzara frazione Peccia andrà avanti anche con risorse pubbliche a copertura parziale dei problemi finanziari della struttura e della fondazione ad essa pertinente: tale il responso, oggi nelle urne, dalla maggioranza dei cittadini espressisi sul “referendum” con cui vari cittadini si erano dichiarati contrari a pompare risorse pubbliche in un progetto granitico per i materiali trattati ma in più situazioni rivelatosi fragile nelle fondamenta. 406 erano gli aventi diritto al voto sul tema del “riposizionamento” del complesso; 303 i partecipanti (74.63 per cento); tolte sei schede tra bianche e nulle e dunque ridottosi a quota 149 il “quorum”, 167 “sì” contro 130 “no” raccontano di una spaccatura profonda ed anche della presenza di un consistente gruppo di persone che, al di là dell’esito di questa consultazione, sulla sostenibilità di medio e di lungo periodo del progetto continuano a nutrire dubbi. Come si ricorderà, i 50’000 franchi in discussione erano residuo di una cifra pari a 150’000 franchi chiesta in prima battuta ma vivacemente contestata sino alla riformulazione del credito – in misura ridotta di due terzi – nel messaggio ultimo passato in Consiglio comunale; a maggio l’“okay” istituzionale, da quel momento la risposta degli irriducibili, giunti ad impugnare l’arma del “referendum”.