Una pensata cretina fatta da soggetti più stupidi che delinquenti, cosa che non esime dalle conseguenze penali e, tanto per incominciare, dal trovarsi ora ospiti del sistema penitenziario ticinese tre dei quattro fra gli ideatori-autori di un progetto truffaldino dalle gambe corte; tre dei quattro, è da sottolinearsi, solo perché di uno è stata nel frattempo disposta la scarcerazione, pur rimanendo sul tappeto gli addebiti. Di stamane l’informativa dai portavoce di ministero pubblico e Polcantonale circa l’arresto di coloro che, in base ad una denuncia inoltrata dai responsabili di una compagnia di assicurazioni e soprattutto ad accertamenti svolti in fase di inchiesta, si sarebbero messi d’accordo per inscenare un incidente stradale effettivamente registrato nel luglio 2019, area Luganese, di più non si sa ma qualcosa è possibile desumere e contestualizzare da ricostruzioni su archivio cronistico. A vario titolo e con vari gradi di responsabilità la partecipazione ai fatti da parte di un 23enne cittadino svizzero con domicilio nel Luganese, di un 27enne cittadino italiano con domicilio nel Luganese, di un 26enne e di un 28enne entrambi cittadini italiani residenti in Italia. Ipotesi di reato, ovvero addebiti: tentata truffa e danneggiamento aggravato; a carico del 26enne anche truffa e falsità in documenti, con riferimento alla procedura seguita per ottenere un “leasing”. Fascicolo nelle mani del procuratore pubblico Claudio Luraschi.