Di più, a queste condizioni, le AmbrìGirls non possono dare: con due blocchi d’attacco “rimediati” (poi si spiega) contro quattro pieni e densi di esperienza, alla lunga il fisico si spegne ed il livello di concentrazione scende d’una tacca ogni 10 minuti, in ispecie quando il divario sul tabellone si amplia. Nessuna meraviglia, dunque, se all’odierno esordio in Womens’ league (massima serie elvetica) la neopromossa pattuglia allenata da Dmitri Tsygourov è andata a sbattere contro il BomoThun, pesante lo scarto (0-7) in partita invero decisasi su un passaggio a vuoto fra il 34.20 ed il 34.57, 0-4 per la firma di Stefanie Marty dalla lunga carriera internazionale (compreso il quadriennio universitario negli States) e 0-5 in superiorità numerica dal bastone di Estelle Duvin, fuoriclasse e nazionale di Marianna, quadriennio all’Université de Montréal, ultimi due campionati da dominatrice al Tps Turku in Finlandia; e sono due soli dei nomi in un gruppo il cui allenatore può permettersi di alternare Jade Dübi (a Lugano nelle stagioni 2018-2019 e 2019-2020) ed Alexandra Lehmann (a Lugano nelle stagioni 2020-2021 e 2021-2022) a difesa della gabbia, come fu per l’appunto questo pomeriggio dopo i primi due periodi.
S’immagina lo stato d’animo delle biancoblù, ora sulla via del ritorno dalle lande bernesi, datasi la lunga abitudine alle vittorie negli anni passati mentre questa è la Women’s league elvetica e, su sette squadre, almeno cinque si sono rafforzate. Ci sarà tempo per l’esame dell’organico, cui si sono aggiunte Laura Lobis 16enne dalle Bolzano Eagles, Anna Näf 18enne dalla dispersione del Reinach e Nicole Andenmatten 22enne affluente dall’AccademiaNeuchâtel, oltre ad un’accoppiata dall’Ucraina nei nomi di Daria Tsymyrenko e di Olha Antonova; per fermare un BomoThun in cui è stata tra l’altro confermata la canadofrancese Marie-Pierre Pélissou, purtroppo, ci vuole altro. Ad iniziarsi dal non concedere comode superiorità numeriche alle avversarie, oggi a bersaglio tre volte in “power-play” (oltre al goal già menzionato: 21.56, Cindy Joray per lo 0-3; 44.52, Stéfanie Marty per lo 0-6), avendo il “penalty killing” funzionato solo al 50 per cento). Sul referto anche i nomi di Tanja Künz (16.16), Tanja Hänggi (19.02) e Majia Otamo (45.32; ah, giusto, nel “roster” c’è anche la finnica ex-Lukko Rauma ex-Hämeenlinna ex-Tps Turku). 0-7, e così sia; ma niente drammi, per cortesia. In immagine, l’organico del BomoThun.