L’Ambrì fa un colpo e può ancora sperare nel pre-“play-off” dell’hockey di massima serie nche se vale il “Non ci credo se non vedo”; al pre-“play-off” il Lugano era già prima di stasera, ma l’approccio alla “post-season” rischia di essere complicato dagli infortuni toccati stasera a Julian Walker ed a Calvin Thürkauf. Turno insomma tale da lasciarci un po’ tutti in ambasce, quello appena andato in scena, e ben pochi i punti interrogativi tolti dal tavolo: sulla griglia del “play-off” rimangono due caselle con quattro potenziali proprietari, idem dicasi in direzione opposta ovvero sulla parte alta del pre-“play-off”, e naturalmente rimane aperta la questione tra Berna ed AmbrìPiotta per l’ultimo strapuntino disponibile alla posizione numero 10: i biancoblù sono riusciti infatti a centrare l’ennesima vittoria folle e da punteggio pieno, distanza dagli “Orsi” ridotta a due lunghezze e lunedì avremo in contemporanea un ultimo atto nel segno di AmbrìPiotta-RapperswilJona Lakers e di Berna-Losanna.
Dal botto dell’Ambrì sulla pista del FriborgoGottéron si parte, “pour cause”. 18 tiri contro 30, dirà la statistica; ma contiamo anche sullo “shut-out” di Janne Juvonen, e sulla doppietta di Inti Pestoni che no, a fare le cose ordinarie non prova gusto, e difatti l’1-0 arriva al 15.15 in “shorthanded” ed il 2-0 si situa al 59.57 in superiorità numerica ed a gabbia vuota; in entrambi i casi annotansi assist per André Heim, giovanotto di cui al Berna – dove l’hanno avuto in filiera giovanile per anni e annorum – non hanno capito molto, e Luca Cereda allenatore dei leventinesi invece sì. Chi forse non è entrato appieno nel “mood” del momento, essendo la disciplina un ordine di scuderia non negoziabile, è invece Brandon McMillan, incappato al 38.28 in penalità da “cinque più 20” ossia spogliatoi anticipati per “slew footing”, che è poi il calcio proditorio – cioè da tergo – al pattino dell’avversario magari con una spintarella all’indietro; roba che mette in difficoltà i compagni, tanto per incominciare, e quello era un momento in cui l’andare in apnea avrebbe coinciso con guai in serie, ed alla prossima partita i leventinesi rischiano di ritrovarsi con due soli stranieri perché la squalifica e la multa sono certe. Ma amen, a volte le cose girano bene anche nel marasma.
Del 4-5 con cui il Lugano è uscito al supplementare da Zurigo, infortuni citati a parte, si ricorderanno il subitaneo doppio vantaggio dei bianconeri (3.23, Daniel Carr; 6.33, Santeri Alatalo in “power-play”; a questo punto, tre tiri all’attivo degli ospiti e già due assist di Shane Prince), la fiammata di ritorno degli Zsc Lions (8.19, Dominik Diem; 18.45, John Quenneville a cinque-contro-quattro; 28.31, Dario Trutmann), il risorpasso (47.55, Mark Arcobello; 51.38, Luca Fazzini) ed il 4-4 di Patrick Geering al 56.06; dopo 3.37 del supplementare, e sul terzo assist di John Quenneville nel corso dell’incontro, a segno Denis Hollenstein.
I risultati – BielBienne-Zugo 3-2 (al supplementare; bernesi costretti a rinunciare al portiere Joren van Pottelberghe dopo 8.02; Toni Rajala in doppietta, compreso il goal del 60.31); FriborgoGottéron-AmbrìPiotta 0-2; ServetteGinevra-Losanna 3-2 (ai rigori; risolvono Henrik Tömmernes e Moy Tyler contro zero centri degli ospiti); Scl Tigers-Davos 3-7 (42 tiri dei padroni di casa contro 28; nelle file dei grigionesi, Matej Stransky a tre goal ed un assist con quattro tiri, Mathias Bromé in doppietta più un assist con tre tiri); RapperswilJona Lakers-Ajoie 5-0 (cinque marcatori diversi, due assist sul conto di Leandro Profico); Zsc Lions-Lugano 5-4 (al supplementare).
La classifica per media-punti – Zugo 1.941 punti; FriborgoGottéron 1.918; RapperswilJona Lakers, Zsc Lions 1.843; Davos 1.700; BielBienne, Losanna 1.680; ServetteGinevra 1.667; Lugano 1.490; Berna 1.275; AmbrìPiotta 1.235; Scl Tigers 0.714; Ajoie 0.510.