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Hockey / È un Ambrì da più no che sì: ultima amichevole, ultima sconfitta

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Lato positivo: se per i giudizi ci si dovesse basare sulle amichevoli precampionato, certi allenatori riuscirebbero a farsi regalare contratti sibaritici e per certi giocatori non ci sarebbe ingaggio nemmeno in Terza lega. Lato negativo: nell’attesa del superstraniero che è già arrivato pardon sta per arrivare pardon dovrebbe arrivare ma poi forse non è nemmeno così super, la produzione in attacco è talmente misera da far credere che la squadra punti in realtà ad un sistematico 0-0 nei tempi regolamentari, ché un punticino si rimedia ad ogni modo e si sa che nella passta stagione bastò la media di 1.12 punti per incontro, a qualcuno, per approdare al pre-“play-off” cioè per poter dire di non essersi fermato alla mera partecipazione. Un goal in tutto produsse stasera l’AmbrìPiotta, contro il Davos, nell’appuntamento bellinzonese con cui si chiuse la fase di approccio al massimo torneo discatorio 2021-2022, e capirete la perplessità sapendosi che a timbrare sul tabellino fu Johnny Kneubühler a ghiaccio nemmeno scalfito, 38 secondi di partita, nulla contro il ragazzo di Reiden ma stiamo parlando di un gregario da 14 reti in 220 partite nell’arco di sei campionati, magari sta per esplodere proprio ora eppur si crede, e con maggior probabilità di azzeccarci, che è il resto della pattuglia a manifestare segni di asfittismo talmente asfittico da poter solo condurre all’asfissia.

Di suo, peraltro, il Davos mise pochino: mancavano Enzo Corvi, Andrés Ambühl, Magnus Nygren ed anche Marc Wieser, e per 40 minuti anche in gialloblù non si vide propriamente un giro di frombolieri da spettacolo pirotecnico. Al momento di alzare lo sforzo di quel paio di tacche, ossia sulla fase discendente del terzo periodo che Christian Wohlwend allenatore volle sfruttare quale terreno per ondate di “forcing” pluriforme (secondo l’occasione: su di ritmo, giù di ritmo, folata ad ali convergenti, centro in funzione di boa e quale catalizzatore di diagonali a taglio di due linee), i grigionesi fecero e disposero: pari con Chris Egli (50.43), sorpasso con Matej Stransky (53.57), sigillo con Mathias Bromé (58.42). 1-3, tutti sui pullman, chi per meditare – anche sui semplici passaggi a vuoto per sbadataggine: due goal sulle coscienze di Dotti Isacco e di Dotti Zaccheo da Mairengo, e spiace, ma nella contingenza tutto trova perdono – e chi… anche.

Venerdì, a Zurigo, sarà auspicabilmente un Ambrì d’altra pasta. Arrivasse, che vi pare?, almeno una notizia decente dai medici che stanno valutando le condizioni di Matt D’Agostini… O ci fosse, che vi sembra?, il nuovo “mister X” garante di 30 goal e 30 assist a stagione, un qualsiasi Dominik Kubalik che qualsiasi non era, ed infatti sta a Chicago con i Blackhawks… Fantasie, illusioni, purtroppo: se va bene, oggi cioè nelle condizioni odierne di mercato, si rimedia un cugino scrancio di Brian Flynn.