Non dirà forse molto la foto cortesemente fornita dai vertici dell’Amministrazione federale dogane, ma vi convinceranno i numeri: a bordo dell’auto, insieme con un manganello e con una bomboletta “spray” contenente sostanze urticanti e sia l’uno sia l’altro strumento sono notoriamente vietati in Svizzera, si trovava hascisc per un peso di oltre tre chilogrammi, facciamo 5’000 franchi in cessione all’ingrosso e 30’000 sullo spaccio a minuto. Quantità difficilmente rivendicabile come propria e per esigenze personali, ergo clangore di manette ai polsi, destinatario un 25enne italiano con residenza in Italia, arresto sul posto ovvero al valico doganale di Chiasso-Brogeda sull’ingresso di un’auto in Ticino; a sensazione trattasi di ordinario “cavallo” della droga, e tuttavia con conoscenza diretta del punto di origine e del punto di arrivo della merce. I fatti, come da odierna nota, risalgono all’altr’ieri; agli accertamenti hanno cooperato effettivi di Polcantonale, Polcom Mendrisio e Polcom Chiasso. Ipotesi di reato a carico del giovane: infrazione alla Legge federale sugli stupefacenti ed infrazione alla Legge federale sulle armi.