(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 9.55) Più s’avvicina la data di mercoledì 9 luglio e meno gli operatori dei mercati borsistici – in ciò accomunati a chi pratica l’economia reale – sembrano disposti a credere ad una soluzione complessiva e non traumatica nel conflitto sui dazi tra Washington e controparti; morale, in azzeramento nella mattinata del venerdì i benefici colti e raccolti nella seduta precedente. Lo “Swiss market index” a Zurigo, che peraltro era rimasto ieri in retroguardia, accusa al momento una flessione nell’ordine dello 0.47 per cento a quota 11’922 punti circa, peraltro con forchetta dai rebbi ravvicinati (“Amrize Ag”, più 1.32 per cento, sul lato sinistro; “Sika group Ag”, meno 1.42, sul lato destro). Scarsi e dal modesto conto gli scostamenti nell’allargato. Così sulle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, meno 0.62 per cento; Ftse-Mib a Milano, meno 0.53; Ftse-100 a Londra, meno 0.22; Cac-40 a Parigi, meno 0.81; Ibex-35 a Madrid, meno 1.26. Cambi: 93.44 centesimi di franco per un euro, 79.36 centesimi di franco per un dollaro Usa; in frenata il bitcoin, ora al controvalore teorico di 86’274 franchi circa per unità.
