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Furore Asni su Plr e Ppd: «Manco la cortesia di due stracci di risposte…»

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Pare che il questionario fosse semplice: una quindicina i quesiti, tutti da evasione con poche parole e persino a crocetta per il “sì” o per il “no”. Se domandare è lecito, rispondere è cortesia; e risulta invece che tanto i candidati Plr quanto quelli del Ppd (insomma, i potenziali esponenti dell’alleanza “tecnica” che, avvicinandosi la data delle Federali 2019, sta facendo storcere il naso alle ali di entrambe le formazioni politiche) abbiano semplicemente snobbato tale invito. Dall’area Asni (“Associazione per una Svizzera neutrale ed indipendente”), oggi, la denuncia pubblica di un fatto che dovrebbe e potrebbe sorprendere se non fosse che le comunicazioni erano transitate lungo i canali delle segreterie di partito, dalle quali tutto ci si può aspettare fuorché la tempestività: “Eccezion fatta per un caso (che è poi quello di Michele Moor, dal recente rientro all’“alma mater” tra i Conservatori dopo la poco fruttifera escursione in quota Udc, ndr), nessun altro fra i candidati Plr e Ppd ha partecipato”. Constatazione? “Hanno ignorato i membri dell’Asni ticinese e le loro famiglie, e sono oltre 1’000”. Giudizio? “Siamo rammaricati”. Sì, ma del rammarico che vola sopra l’ultimo rigo del pentagramma: “Obiettivo del sondaggio era il promuovere quei candidati che, con le loro risposte, avrebbero dimostrato di essere vicini ai temi a noi cari”. Dunque, e lo sanno benissimo anche all’Asni, risposta scritta nella domanda.

Per doverosa cronaca, spunti statistici: portano a casa il 100 per cento di “prosvizzerismo” i leghisti Lorenzo Quadri e Roberta Pantani e l’udicino Marco Chiesa, tutti consiglieri nazionali in carica; insieme con loro Battista Ghiggia, che punta agli Stati per la Lega dei Ticinesi; qualcuno si sorprenderà nel trovare qui anche Tamara Merlo, esponente di “PiùDonne”. Sul versante opposto, a spiccare un nome: Germano Mattei, già granconsigliere (non confermato) per il movimento “MontagnaViva” (estromesso ad aprile dal Legislativo), con un 81 per cento di “proeuropeitudine”. Curiosità indirizzata all’Asni: gentili signori, non è che ci mandereste una copia del sondaggio?