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Febbraio fa rima con guaio, “radar” a mazzetti in ben sette Distretti

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La sola ValleMaggia a salvarsi dal gravame dei controlli mobili della velocità, secondo consueto profilo pubblicato a cura del portavoce della Polcantonale, nella prima settimana piena di febbraio; tradotto in volgar lingua, sette Distretti su otto ampiamente invasi da occhi elettronici a volte stranecessari (e qui lo si dice sempre), a volte irritanti e basta (e qui lo si dice troppo poco, ma si può sempre incominciare a cavar fuori ed a documentare magagna su magagna). Ad ogni buon conto, questo l’elenco secondo aree e località, periodo compreso tra lunedì 3 e domenica 9 febbraio: nel Distretto di Leventina, Lavorgo, Bodio, Faido e Giornico; nel Distretto di Blenio, Corzoneso Piano e Malvaglia; nel Distretto di Riviera, Prosito, Biasca ed Iragna; nel Distretto di Bellinzona, Bellinzona-città, Giubiasco, Isone, Claro, Castione, Gnosca e Camorino; nel Distretto di Locarno, Ascona, Losone, Locarno e Muralto; nel Distretto di Lugano, Ponte Cremenaga, Curio, Bioggio, Massagno, Rivera, Canobbio, Pianroncate, Molino Nuovo, Aranno, Pregassona, Gravesano, Agno, Lugano-città, Breganzona, Ruvigliana, Vezia e Melano; nel Distretto di Mendrisio, Chiasso, Novazzano, Capolago, Stabio, Balerna e Genestrerio. Clamorosa doppietta proprio a Genestrerio, che compare anche nella breve lista dei controlli previsti con apparecchiatura semistazionaria; destino comune, quest’ultimo, al territorio di Intragna.